Artista autodidatta di origini berbere, Massinissa Askeur nasce il 4 gennaio 1987 ad Algeri, dove vive sino all’età di vent’anni. Sin dalla prima giovinezza viaggia per tutto il nord Africa con il padre
medico, entrando in contatto con diverse culture e tradizioni.
Un vernissage inaugura la mostra di Massinissa Askeur a Lavena Ponte Tresa
Tanta partecipazione per la sfilata evento che ha dato il via all'esposizione delle opere dell'artista algerino recentemente premiato con il Leone d'Oro
Prosegue in maniera notevole la carriera artistica del marchirolese Massinissa Askeur che, uno dopo l’altro, sta conquistando premi a livello nazionale ed internazionale e che, a breve, inaugurerà uno spazio espositivo permanente di alcune delle sue opere a Lavena Ponte Tresa.
Dopo la premiazione in qualità di erede di Joan Mirò al Festival del Cinema di Cannes e il debutto nell’annuario di arte contemporanea “Artisti 22”, questa volta è il turno di un riconoscimento di enorme rilevanza a livello nazionale: il “Leone d’oro per le Arti Visive“, il conferimento della Critica Internazionale ricevuto dall’artista simbolista proprio lo scorso 22 aprile a Venezia.
Maria Antonietta Berlusconi Beretta, sorella di Silvio ha abitato il mondo della Danza con quella dedizione e quella discrezione che si sono tradotte naturalmente in un segnale di eleganza ed impegno.
Lontana dal clamore della cronaca e vicina al cuore pulsante della formazione artistica, i giovani ed il loro mondo, nei confronti di questo mondo la signora Etta si è “messa in ascolto”, per coglierne aspettative, pensieri, difficoltà, sogni.
La Danza era il SUO sogno da sempre, strumento sublime di formazione prima ancora dell’essere umano e poi del ballerino.
Premio MAB, a lei dedicato e voluto dall’omonima Associazione, intende, dunque, proporre una testimonianza della sua opera nella promozione di arte, cultura e crescita umana tramite l’arte, proseguendo il percorso iniziato con la fondazione e direzione della scuola Principessa Danza di Milano e, più in generale, con una sistematica attenzione ai giovani, alle loro potenzialità ed alla loro formazione.
Un successo di pubblico e di
critica per le collezioni in grado di unire linee essenziali ed eleganti
ai richiami ancestrali della pittura di Askeur. L’artista, di origini algerine e da ormai dieci anni
risiedente in Valmarchirolo con la moglie e i due figli, è fra i principali
esponenti del simbolismo contemporaneo e attraverso le sue opere chiunque può compiere
un viaggio indietro nel tempo alla riscoperta di quei simboli e quei tratti
appartenenti a tutte le civiltà mediterranee dalla notte dei tempi.
Una pittura che, a detta dello
stesso autore, non necessita di spiegazioni ma che è in grado di
entrare in contatto direttamente con quell’io più primitivo che alberga in
ognuno di noi.
Due sfilate, di cui l’ultima
venerdì 24 febbraio alla Fabbrica del Vapore, dove in occasione della presentazione della
moda donna sono state esposte anche opere di Andy Wharol, a testimonianza di come l’alta moda sia una delle tante
forme espressive possibile e di come questa sia sempre propensa a farsi
contaminate da altri movimenti artistici, come appunto la pittura. Le linee arcaiche,
simboliche, che si fanno quasi racconto antropologico di Massinissa Askeur
hanno così preso vita e movimento grazie alle falcate delle modelle e dei
modelli di Tolentino.
Una collaborazione che lega i due artisti e che
ha dato vita a una collezione che ha saputo fare breccia nella critica di
settore e nel pubblico presente.
La partecipazione alle Milano
Fashion Week rappresentano l’ennesimo successo personale dell’artista
marchirolese di adozione, che arriva da un anno ricco di riconoscimenti. A giugno è stato infatti premiato come erede di Joan Mirò
all’Università di Paul Valery
nel corso dell’ultimo Festival del cinema di
Cannes, Mondadori lo ha
inserito nel suo annuario “Artisti 22” fra i 500 artisti contemporanei più
influenti al mondo (come principale simbolista italiano),
ed ha esposto le sue opere alla Biennale di Venezia e al Carrousel du Louvre.
Ed è attesa a giorni l’uscita del lungometraggio che
racconterà non solo la sua carriera artistica ma anche un po’ dei luoghi del
varesotto dove ormai vive e a cui si è molto
affezionato. La Valmarchirolo, Lavena Ponte Tresa e il Lago Ceresio stanno
infatti molto a cuore ad Askeur, che sempre ne ha pubblicamente difeso la
bellezza e la necessità di raccontarli e farli conoscere nel mondo, promuovendoli
e al contempo tutelandoli. In quest’ottica ha regalato al comune di Marchirolo un paesaggio d’autore posato alla chiesetta di San Paolo, che racconta attraverso una serie di piastrelle dipinte il lago e le le montagne che lo incorniciano. Un esempio di come l’arte sia in grado di far viaggiare non solo concetti ma anche luoghi. E a fine anno opere e paesaggi cari all’artista verranno esposti e raccontanti negli States, che li attendono per il tour oltreoceano che vedrà Askeur protagonista con i suoi dipinti.
Eleonora Martinelli